Definizione di Matriarcato

Definizione di Matriarcato di Heide Goettner-Abendroth

La definizione di Matriarcato è oggetto di discussione nell’ambito dei Moderni Studi Matriarcali.

Matriarcato, nel senso di “governo delle donne”, è di fatto un concetto vecchio e obsoleto che non si conforma in nessun modo alle interessanti strutture economiche e sociali di diverse società indigene, che ancora oggi si autodefiniscono matriarcati, come i Minangkabau a Sumatra e i Mosuo in China.

Lì, si può vedere che le società matriarcali non sono solo l’inverso del patriarcato, in cui le donne governano sugli uomini – come vengono malinterpretate dagli occidentali (colonialisti, razzisti e sessisti).

Al contrario, le società matriarcali sono incentrate sulle madri e si fondano su valori materni: la cura, il nutrimento, che sostengono ciascuna/o di noi – in quanto madri, e anche quelle che madri non sono – gli uomini e le donne, tutte/i in modo uguale. In questo senso seguono il prototipo umano materno – con notevoli conseguenze, come ci ha illustrato Genevieve Vaughan.

Le società matriarcali sono consapevolmente costruite su valori materni e sul lavoro materno. Sono, come principio, orientate verso i bisogni. I loro precetti hanno lo scopo di rispondere ai bisogni di ciascuno/a con il maggior beneficio. Per questo nelle società matriarcali, l’essere madre, “mothering”- che ha origine come un fatto biologico – viene trasformato in un modello culturale. Questo modello è molto più appropriato alla nostra condizione umana di quanto non lo sia il modello del patriarcato, che concettualizza la maternità e la usa per rendere le donne, in particolare le madri, schiave.

Questo è il soggetto dei Moderni Studi Matriarcali, che indagano e presentano le società matriarcali esistenti nel mondo. Il nuovo campo di studi mette fine al comune pregiudizio secondo cui il matriarcato è uno specchio del patriarcato. E’ vero che nelle società patriarcali le donne (e la maggioranza delle altre persone) sono governate da (pochi) uomini. Le società matriarcali non sono un semplice capovolgimento di questo scenario. Nelle società matriarcali le donne, in particolare le madri, sono al centro della cultura senza dominare sugli altri membri della società. Lo scopo non è aver potere sugli altri e sulla natura, ma alimentare la vita naturale, sociale e culturale, basandosi sul rispetto reciproco.

Le società matriarcali hanno una struttura sociale non violenta, esistono senza lo sfruttamento di esseri umani, animali e natura; tutte le creature viventi sono rispettate. Sono società basate sull’economia del dono, che deriva dai loro valori materni, quindi “l’economia del dono è un aspetto dei matriarcati” (vedi Genevieve Vaughan). Sono senza eccezione basate sull’ uguaglianza di genere e molte di esse sono veramente ugualitarie. La ragione è che – oltre l’uguaglianza di genere – le loro decisioni politiche sono effettuate tramite il consenso, quindi non hanno la struttura di dominazione delle classi organizzate gerarchicamente. Si tratta di visioni, principi e linee guida sociali ben organizzati a cui tutti partecipano e che garantiscono modelli socio-politici buoni e una vita pacifica per tutti.

Prima dell’inaugurazione dei moderni Studi Matriarcali 30 anni fa, le società matriarcali non erano state oggettivamente e imparzialmente indagate dalle scienze sociali occidentali. Le società matriarcali hanno una lunga e affascinante storia, e nonostante la mancanza di rispetto distruttiva a cui sono state sottoposte, continuano e esistere in vari continenti.

Ai due “Congressi Mondiali sugli Studi Matriarcali” nel 2003 in Lussemburgo, “SOCIETIES IN BALANCE”, e nel 2005 a St. Marcos/Texas “SOCIETIES OF PEACE”, queste società, che sono state largamente incomprese – e ai cui le donne primariamente hanno dato forma – sono state presentate a un ampio pubblico da studiosi internazionali e ricercatori indigeni di società matriarcali ancora esistenti.

Ritengo che sia cruciale recuperare una conoscenza più profonda delle società matriarcali del passato e del presente per comprendere la nostra situazione presente, e trovare una visione per il futuro. I loro valori sono di così alto interesse, e le loro linee guida possono dirci molto.

Un’ulteriore riflessione: il termine “patriarcato” viene utilizzato nei Moderni Studi Matriarcali come una categoria analitica – e non semplicemente come un “effetto grilletto di ostilità”. L’analisi dei modelli patriarcali è necessaria oggi per analizzarne le strutture. Ad esempio, l’economia dello scambio è parte di diversi tipi di società patriarcali – quanto utile sia stato analizzarla è evidente nelle varie riflessioni e teorie di Genevieve Vaughan su questo argomento. Non possiamo sbarazzarci di qualcosa in cui siamo ancora coinvolti, in parte in modo inconscio. Questo vale per le strutture patriarcali a tutti i livelli sociali: economico, sociale, politico e culturale. Ma non possiamo andare da qualche altra parte in futuro se non abbiamo una chiara idea o visione di verso dove/cosa lo spostamento dovrebbe dirigersi. Per questo i valori, le idee e le strutture delle società matriarcali – o incentrate sulla madre- possono fornirci molte suggestioni.

Confido che possiamo procedere attraverso una modalità più inclusiva, che comprenda tutti i filoni di teorie al fine di un cambiamento di paradigma perché ritengo possano integrarsi: economia del dono, studi matriarcali, studi sul materno, movimento della Dea e molti altri che seguono – come minimo – valori materni.

Heide Goettner- Abbendroth

http://www.hagia.de

http://www.goettner.abendroth.de

Traduzione a cura di Anonima Network Bologna  Dicembre 2008