Intrecci laboratorio creativo

  

 

 

 

con il patrocinio del Q.re Savena

 

PROGETTO LABORATORIO CREATIVO

“Intrecci” 

“La sfera degli affari umani, strettamente parlando, consiste nell’intreccio di relazioni umane che esiste ovunque gli uomini vivono insieme”[1].

Presentazione dei partners del Progetto

Il presente progetto è promosso e realizzato dall’Associazione Armonie, la Cooperativa Sociale Arca di Noè, la Dott.ssa Susana Liberatore e la Cooperativa Sociale Società Dolce.

Armonie è un’associazione di donne che dal 1994 opera nel quartiere Savena e in città attraverso azioni concrete ed iniziative che hanno portato alla creazione di servizi gratuiti, attività culturali e sociali, progetti di supporto e solidarietà rivolti a donne italiane e straniere di Bologna e provincia. Gli obiettivi principali sono:

  • contrastare la violenza maschile sulle donne con azioni di prevenzione, informazione, educazione, sostegno;
  • promuovere azioni di solidarietà, condivisione e scambio fra donne;
  • fornire supporto a donne che si trovano a vivere situazioni di disagio e vulnerabilità attraverso uno spazio di ascolto e accoglienza ”Voci di donne” gestito da volontarie dell’Associazione, con la collaborazione di figure professionali quali avvocate, psicologhe e operatrici della salute;
  • essere un luogo di elaborazione e valorizzazione di idee e culture prodotte da donne di diverse provenienze.

Le attività dell’Associazione riguardano prevalentemente i seguenti ambiti: salute e benessere  psicofisico, riconoscimento dei propri  diritti, laboratori nelle scuole e centri di aggregazione giovanile sulle tematiche dell’educazione alle differenze, scambio di esperienze e pratiche interculturali e azioni di sostegno quali corso di italiano, incontri  laboratoriali  con donne ospiti di varie strutture di accoglienza, laboratorio di formazione in sartoria sociale, iniziative di condivisione e supporto alle problematiche vissute da madri sole, aiuto scolastico pomeridiano ed estivo  a bambini.

La Dott.ssa Susana Liberatore, psicologa e psicoterapeuta, lavora nell’ambito della Psicoanalisi e dell’Intercultura come clinica e formatrice. È membro del Dipartimento Consultazione e Psicoterapia del Consultorio Augusta Pini, centro clinico di psicoterapia e psicoanalisi applicata della Fondazione Augusta Pini ed Istituto del Buon Pastore Onlus. È parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione Diversa/mente che dal 2000 opera nell’ambito del sostegno e della cura psicologica di persone di differenti origini linguistiche e culturali, immigrati e figli di immigrati. È inoltre parte della Segreteria della SLP-Scuola Lacaniana di Psicoanalisi, sede di Bologna.

La Cooperativa Sociale Arca di Noè, come consorziata del Consorzio L’Arcolaio opera dal 2008 nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), in convenzione con il Comune di Bologna – titolare del progetto – e con ASP Città di Bologna, con il supporto ed il monitoraggio del Servizio Centrale dello SPRAR. I beneficiari del Progetto SPRAR sono persone richiedenti protezione internazionale, a cui è stato riconosciuto l’asilo politico, la protezione sussidiaria o una forma alternativa di protezione. Arca di Noè dal 2014 collabora inoltre nella gestione delle accoglienze, in capo alla Prefettura, avviate con l’operazione “Mare Nostrum”, i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria). La Cooperativa cura i percorsi in accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale sia singoli (donne e uomini) che nuclei familiari e monogenitoriali, accolti in appartamenti e strutture nell’Area Metropolitana di Bologna.

Gli operatori dell’accoglienza realizzano con ciascun beneficiario/a un progetto personalizzato, finalizzato all’integrazione e all’autonomia, che comprende: supporto legale per la presentazione della richiesta di protezione internazionale, supporto psico-socio-sanitario, apprendimento della lingua italiana, sostegno scolastico per i minori, attività ricreative, culturali e di socializzazione, percorsi di formazione ed inserimento lavorativo, supporto nella ricerca di soluzioni abitative all’uscita dal Progetto. Tali azioni vengono svolte in collaborazione e grazie ad un lavoro in rete con i Servizi e gli Enti del territorio.

Una particolare attenzione viene posta nell’accoglienza ed accompagnamento delle donne ospiti del Progetto, poiché portatrici di vulnerabilità specifiche dovute anche a vissuti traumatici e di violenze. 

La Cooperativa Società Dolce nasce nel febbraio 1988, a Bologna. Ad oggi Cooperativa società Dolce ha sviluppato numerosi settori operativi fra cui quello della Fragilità Adulti che gestisce servizi residenziali, diurni e territoriali, a supporto delle persone in stato di marginalità ed esclusione sociale intervenendo sulle emergenze sociali e sviluppando progetti internazionali. Nel settore Disagio adulti è presente anche l’equipe migranti che attualmente ha in gestione quattro appartamenti CAS, in uno dei quali collaboriamo con Cooperativa Camelot alla gestione di quattro donne inserite in un Progetto SPRAR Neomaggiorenni. L’equipe si occupa inoltre di beneficiari di genere maschile e femminile: sia singoli individui sia nuclei famigliari composti da diadi madre-bambino. I progetti comprendono diverse attività fra cui modalità di gestione delle attività di informazione ed accompagnamento alla richiesta d’asilo, attività di socializzazione finalizzate sia a consolidare e rafforzare le competenze linguistiche acquisite nei corsi d’italiano sia a creare momenti di incontro, di conoscenza e rafforzamento delle risorse individuali, modalità di collegamento al sistema dei servizi disponibili sul territorio-orientamento sanitario, scolastico, associativo, mobilità da e per la struttura di accoglienza, corsi di alfabetizzazione/lingua italiana, attività per l’orientamento al lavoro.

Cooperativa Sociale Società Dolce, insieme ad altre quattro realtà territoriali tra cui Open Group soc. cooperativa, Cooperativa sociale di tipo B Iris e Il Martin Pescatore, aderisce al Consorzio Indaco, nato nel 2010, con l’intento di unire professionalità, risorse tecniche strutturali e progettuali, relativamente all’erogazione e progettazioni di servizi nell’ambito del disagio.

Casa del Riposo Notturno MTC Madre Teresa di Calcutta, Viale Felsina 68, Bologna

La Casa del Riposo Notturno è situata in Viale Felsina 68, Quartiere Savena ed è aperta tutti i giorni dell’anno.

Dedicata esclusivamente a donne adulte (18- 65 anni), che vivono una condizione di disagio sociale e sprovviste di altre possibilità abitative in città, con basso livello di compromissione delle risorse personali ed in grado di partecipare attivamente alla gestione della struttura.

La Casa del Riposo Notturno MTC è una struttura che offre un servizio di accoglienza 24 ore dedicata alle donne. MTC accoglie 19 donne. Possono accedervi italiane e straniere, in possesso di regolare documento di riconoscimento o richiedenti protezione internazionale, che versano in condizioni di esclusione sociale, estrema povertà e senza fissa dimora sprovviste di altre possibilità abitative in città o in provincia che si trovano in condizione di grave disagio sociale, segnalate dal Servizio Sociale Bassa Soglia, dai Servizi Sociali Territoriali e dai servizi socio-sanitari  che, se supportate e accompagnate, potranno attivare percorsi di crescita personale e maturazione di abilità individuali necessarie per conseguire piena autonomia. Si svolgono azioni orientate alla responsabilizzazione della persona con l’obiettivo di prevenire la sua istituzionalizzazione.
Le azioni coinvolgono la comunità in cui i servizi sono inseriti; per coinvolgimento si intende la capacità di attivare risorse personali per la risoluzione dei problemi nonché la creazione di reti e relazioni tra tutti i soggetti attivi sul territorio. I servizi offerti sono i più svariati e vanno dal fornire indicazioni di segretariato sociale e accompagnamento ai servizi. Il nostro lavoro educativo si concentra sull’ascolto e sostegno educativo per aiutare la persona a vedere e riconoscere le proprie risorse e capacità residue. Dialoghiamo con i servizi istituzionali e le risorse del territorio nella progettazione condivisa al fianco delle signore accolte per la buona riuscita dei percorsi sociali. Il dormitorio per noi non è solo un appoggio o un rifugio, ma è soprattutto uno stimolo per ricominciare da se stesse.

 

Premessa

Il presente progetto è nato come continuazione e approfondimento dei progetti svolti negli anni passati, ideati e realizzati attraverso la collaborazione tra l’Associazione Armonie, la Cooperativa Sociale Arca di Noè e la dott.ssa Liberatore.

Il primo progetto, “Quando le donne del mondo e la bellezza si raccontano”, si è svolto presso la Residenza Sociale San Donato–Progetto SPRAR, da settembre 2015 a gennaio 2016, ed ha offerto alle partecipanti, donne richiedenti asilo e rifugiate ospiti della Residenza Sociale S. Donato e della Residenza Sociale Casa Rivani, l’opportunità di condividere e scambiare esperienze a partire dalle pratiche di bellezza e di cura di sé.

Nel 2017 (da marzo a giugno) si è svolto il secondo progetto “Donne creative” al quale hanno partecipato, oltre ad alcune donne ospiti delle Residenze del Progetto SPRAR gestite dalla Coop. Arca di Noè, alcune ospiti del Rifugio Notturno Femminile Madre Teresa di Calcutta ed alcune donne che frequentano il corso di italiano dell’Associazione Armonie.

 

Con il presente progetto si intende continuare il percorso di valorizzazione dell’identità e delle differenze come fonti di arricchimento individuale e collettivo e allargare il gruppo di donne coinvolte, inserendo nuove idee, energie, e risorse. Il criterio base vuole tenere in forte considerazione gli interessi della donna, le sue passioni, inclinazioni e capacità di scelta.

 

Il progetto ha come obiettivo principale quello di facilitare e favorire l’inserimento sociale di donne in situazioni di difficoltà. Freud, nel secolo scorso aveva già indicato, come aspetti fondamentali della salute mentale degli esseri umani, la capacità di amare e di lavorare. Si tratta, dunque, della possibilità oppure della capacità dei soggetti di interagire con il mondo esterno.

Nel caso delle donne destinatarie del presente progetto, le diverse declinazioni delle difficoltà di inserimento sociale hanno come comune denominatore una carenza più o meno accentuata di rapporti sociali, che ha delle ripercussioni sulla loro vita soggettiva.

Rispetto alle donne migranti che partecipano ai corsi di italiano e ai laboratori formativi dell’Ass. Armonie, si tratta di persone con scarsa conoscenza della lingua italiana che esprimono un forte bisogno di comunicazione, di relazione e di inserimento nel tessuto sociale in cui vivono. Le donne italiane e migranti, in gravi difficoltà economiche e sociali, vedono nei laboratori dell’Associazione, una possibilità di relazione e miglioramento delle proprie capacità e condizione.

Per quanto riguarda le donne richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, alle fragilità determinate dalla migrazione forzata si aggiungono spesso condizioni psichiche problematiche, determinate dalla storia personale che può essere segnata da violenze subite, che le rendono ad alto “grado di vulnerabilità”. La vulnerabilità rappresenta quindi una condizione di carattere potenziale, che può aumentare o diminuire a seconda della natura del rapporto tra particolari condizioni dell’individuo e il contesto nel quale la persona si trova a realizzare la propria esperienza. In altre parole, la condizione di particolare vulnerabilità può aumentare o diminuire a seconda del contesto di accoglienza e delle possibilità di socializzazione offerte.

Le donne ospiti del Riparo notturno Madre Teresa di Calcutta, vivono una condizione di grave disagio sociale essendo sprovviste di altre possibilità abitative in città; spesso sono donne senza una solida rete familiare e amicale di supporto e, in certi casi, con problematiche psichiatriche.  

Per quanto detto sopra è, non solo pertinente, ma anche necessaria, la creazione di dispositivi di gruppo laboratoriali ad-hoc per accogliere tali donne ed accompagnarle nella società ospitante. Nell’ambito del laboratorio si costruirà quindi uno spazio comune che consenta loro, a partire da un’attività specifica, di stare con altre donne, intrecciare rapporti, costruire legami, ricomporre quelle fratture che la migrazione o altre condizioni di emarginazione comportano.

Nell’ambito delle attività laboratoriali si studieranno le strategie per la costruzione di uno spazio/contesto comune che favorisca la relazione tra le donne, condizione indispensabile per sostenere l’inserimento d’ognuna di loro in una rete discorsiva, favorendo così lo sviluppo psicologico essenziale per la loro inclusione nel campo sociale. Intrecci e relazioni che possono passare anche attraverso il linguaggio, il corpo, e la cura di esso e che, come Hannah Arendt asserisce, sono parte imprescindibile della condizione umana.

Altri obiettivi che il progetto si pone di perseguire sono i seguenti:

  • Condividere spazi e momenti d’attività di gruppo per agevolare l’inserimento discorsivo e favorire il benessere soggettivo e il legame sociale delle donne partecipanti
  • Rafforzare l’autostima, la propria consapevolezza come donne e la capacità individuale di socializzazione sia all’interno del proprio contesto di vita quotidiana che all’esterno, mediante la partecipazione attiva al laboratorio, spazio di condivisione e collaborazione tra le donne
  • Stimolare la creatività e la valorizzazione delle capacità artistiche personali di ciascuna delle partecipanti
  • Acquisire conoscenze e competenze tecniche in vari ambiti
  • Favorire la crescita di specifiche competenze personali delle partecipanti, anche nella prospettiva di una possibile valorizzazione in ambito lavorativo
  • Favorire lo scambio di saperi e pratiche legate alle differenti culture di appartenenza delle donne, per quanto riguarda i temi trattati dal laboratorio.

Destinatarie:

Il Laboratorio creativo si rivolge a donne di tutte le età e nazionalità, interessate alle attività proposte:

  • donne che frequentano i diversi laboratori dell’Ass. Armonie, in modo particolare il corso di italiano;
  • donne richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, ospiti del Progetto SPRAR e di Appartamenti CAS, strutture gestite dalla Cooperativa Arca di Noè;
  • donne ospiti del Riparo notturno Madre Teresa di Calcutta, gestito da Cooperativa Società Dolce;
  • donne richiedenti asilo e rifugiate, ospiti del Progetto SPRAR Neomaggiorenni, strutture ed appartamenti gestiti da Cooperativa Società Dolce.

Attività proposte:

Il laboratorio prevede una serie di incontri, a cadenza mensile, organizzati secondo la seguente struttura:

  • momento iniziale di accoglienza e di conoscenza delle donne del gruppo,
  • attività centrale di laboratorio,
  • saluto finale con momento di condivisione dell’esperienza vissuta.

Ogni incontro, svilupperà un tema specifico tra i quali:

  • costruzione di decorazioni e gioielli con materiale di recupero (mese di novembre),
  • decorazioni per la casa (mese di dicembre),
  • Kokodama, piante decorative (mese di gennaio),
  • cura di sé e del proprio corpo: cura delle mani, manicure e disegni con l’henné, insegnamento di piccoli trattamenti estetici per “coccolarci” e star bene con noi stesse, make up (due incontri mesi di febbraio e marzo),
  • piccola sartoria per la creazione di biancheria per la cucina (mese di aprile),
  • ricette della cucina italiana e di altre cucine dal mondo (due incontri mesi di maggio e giugno).

Al termine del Laboratorio ed in concomitanza con eventi aperti alla cittadinanza organizzati dai partners (come ad esempio La mercatina ed il Festival Porte Aperte, tra gli altri), verrà allestita una mostra finale degli oggetti creati.

Parallelamente al laboratorio, per favorire la partecipazione delle donne madri, è prevista un’attività di accoglienza/custodia dei bambini in un angolo morbido della biblioteca, fornito di giochi e libri per bambini. Per lo spazio bimbi – gestito dall’Associazione Armonie – è stata fatta richiesta al quartiere Savena di una risorsa quale aiuto per tale attività  

Tempi e organizzazione:

Il laboratorio si svolgerà da novembre 2017 a giugno 2018, attraverso 8 incontri mensili, che si terranno presso la sede dell’Associazione Armonie in Via Emilia Levante n° 138, Bologna.

Le attività si svolgeranno nella biblioteca dell’Associazione e, quando la stagione lo permetterà, nel giardino sottostante. 

Alcuni incontri, su temi specifici (ad esempio il laboratorio di cucina), verranno organizzati presso le strutture di accoglienza delle partecipanti tra cui: la Residenza Sociale Casa Rivani – gestita dalla Cooperativa Arca di Noè, il Rifugio notturno Madre Teresa di Calcutta e Casa Mila – gestite da Cooperativa Società Dolce. Questo per favorire la conoscenza reciproca tra le partecipanti e condividere gli spazi quotidiani attraverso attività di socializzazione.

Il laboratorio sarà condotto da volontarie esperte nei vari temi che trattati con la compresenza di volontarie dell’Ass. Armonie, della Dott.ssa Susana Liberatore e di operatrici delle diverse strutture di provenienza delle partecipanti. 

Ogni incontro riguarderà un tema specifico, questo per dare la possibilità alle partecipanti di seguire gli incontri di loro interesse; non è previsto obbligo di frequenza e di continuità di partecipazione, ogni donna può essere presente in base ai propri interessi e disponibilità di tempo. Si prevede un numero di partecipanti di circa 15 donne ad incontro.

Risorse e materiali:

Per lo svolgimento del laboratorio saranno utilizzati i seguenti materiali:

  • Lime per unghie e bastoncini d’arancio,
  • Ciotoline di plastica,
  • Creme da mani,
  • Smalti per unghie,
  • Trucchi per il viso e gli occhi,
  • Stoffe, spille, mollette per capelli, nastri, pizzi, bottoni, perline, forbici, colla per stoffa, e colla a caldo, cotoni
  • Muschio scuro, terra, filo di nylon, filo di cotone, muschio, fango

Verrà valorizzato il riutilizzo di materiali di recupero a cui sarà dato un nuovo uso e nuova vita attraverso le creazioni artistiche.

Referente

Valeria Ferrari

[1] Arendt Hannah: Vita activa. La condizione umana, Giunti Editore, 2017, pag.114.