Marija Gimbutas a 100 anni dalla nascita

Il 23 gennaio 2021 ricorre il centenario della nascita dell’archeologa e professoressa emerita dell’UCLA Marija Gimbutas.

Scienziata originale, coraggiosa e creativa, i suoi studi, scavi e ricerche focalizzati sulle prime società nate in Europa e sulle coste del Mediterraneo tra il 6500 al e il 3500 e.c. hanno contribuito ad aprire una nuova visione delle popolazioni orticole di quel tempo. L’archeomitologia, il suo metodo interdisciplinare di analisi della preistoria, esplora le strutture sociali delle culture indigene europee attraverso simboli e le metafore, i miti, i riti e il folklore, e gli studi linguistici comparati, integrati all’analisi dei reperti portati alla luce dagli scavi.

A partire dal 2000, anno in cui si è svolto a Bologna il convegno Mito e Culto della grande Dea noi dell’Associazione Armonie continuiamo a diffondere l’altra storia, quella che non confina le donne nella sfera dell’invisibile ma le pone al centro, affinché riemergano le memorie di quando eravamo fondatrici di civiltà. Dobbiamo a Marija Gimbutas e tante altre donne che ci hanno preceduto, la capacità di rileggere il nostro passato con occhi diversi, e siamo loro grate per averci consegnato le tracce per recuperare quello che ancora non viene scritto sui libri di storia.

Il senso del nostro tributo a “Marija rediviva” è una sorta di chiamata a quell’altra memoria e quell’altra storia per non dimenticare che sono esistiti tempi in cui donne e uomini costruivano insieme società di reciprocità e pace, e la terra era la Grande Madre che elargiva abbondanza e nutrimento a tutti gli esseri viventi come forza della natura, legislatrice, creatice primordiale ancestrale e madre che incarnava il principio della rigenerazione.

Con queste pubblicazioni vogliamo rinnovare il nostro impegno a sviluppare nuove visioni e nuovi immaginari.

Il nostro tributo a Marija Gimbutas è un invito a restare collegate alla sua preistoria altra per non perdere la memoria di tempo in cui le donne costruivano insieme agli uomini società di reciprocità e pace, e la terra era la Grande che elargiva abbondanza e nutrimento a tutti gli esseri viventi; una forza della natura, legislatrice, creatice primordiale ancestrale e dea che incarnava il principio della vita, morte e rigenerazione.