Intorno al 25 novembre

Siamo la luna, siamo le maree cambieremo il mondo con le nostre idee!
Per questo 25 novembre abbiamo pensato di condividere alcune delle nostre preziose letture accompagnandole con le parole delle donne di Armonie.

Dovremmo essere tutti femministi, di Chimamanda Ngozi Adichie
Un pamphlet intenso e brillante, quello di Chimamanda Ngozi Adichie, scrittrice nigeriana emigrata negli Stati Uniti vincitrice di importanti premi letterari. Con un linguaggio e riferimenti semplici e alla portata di un pubblico ampio, l’autrice argomenta perché tutte le persone dovrebbero oggigiorno essere femministe. Un saggio breve personale che parla a ogni genere ed età. Giorgia, Voci di Donne

La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli di Tiziana Ferrario
Un romanzo intenso che dà voce a una donna afghana, tenace tessitrice di pace e alle protagoniste della battaglia  per la libertà che è in corso in Afghanistan. Donne fiere, coraggiose, resistenti in un mondo di uomini che le vuole sottomesse. Teresa, Voci di Donne

La bastarda della Carolina di Dorothy Alison
Un romanzo feroce che narra le vicende di Bone, una bambina, poi ragazzina che vive in una cittadina del South Carolina negli anni Cinquanta. Il racconto di Bone arriva dritto allo stomaco: la disperazione e il desiderio di rivalsa, la furia cieca e la speranza, il legame profondo per la madre e la dipendenza affettiva di quest’ultima per il compagno violento. Un libro duro e necessario per capire i meccanismi della violenza domestica. “Nel momento del bisogno c’è sempre stato qualcosa o qualcuno che mi ha salvata: spesso è stato un libro” Dorothy Allison. Valentina, Voci di Donne

Stai Zitta di Michela Murgia
Questo è proprio un libro da tenere sempre a portata di mano! Già, perché la questione delle parole è cruciale ed in Italia si muore anche di linguaggio. A parole non compariamo nei luoghi pubblici, nelle professioni, nelle notizie.. assistiamo quotidianamente al rifiuto violento di declinare le parole che ci rappresentano, provocando senza esagerazioni una morte civile. Ma il linguaggio è un’infrastruttura e riproduce le gerarchie. In questo libro Murgia, e non la Murgia o peggio ancora Michela, si scompone e ribatte ben poco ‘gentilmente’, siamo consapevoli che “il modo in cui nominiamo la realtà è anche quello in cui finiamo per abitarla”. Così quando un uomo proverà a spiegarci qualcosa che sappiamo benissimo, combinando eccesso di sicurezza e mancanza di competenza nonché sottovalutazione dell’interlocutrice, riconosceremo prontamente il minchiarimento! Citazione: “La maledizione di Ginger Rogers, secondo la quale devi saper fare tutto quello che fa Fred Astaire, ma all’indietro e sui tacchi!” Fulvia, Voci di Donne

Bastava chiedere di EMMA
Ti sei mai sentita costantemente responsabile di un compito che non hai mai desiderato assolvere?
Presenzialismo.. Rimanere a lavorare fino alle 21 è davvero un merito?
Delegare ad altre donne è la soluzione?
Questo non è un fumetto divertente ma tremendamente serio, basta guardarsi attorno per constatare come ancora oggi “il carico mentale” sia un’incombenza che grava soprattutto su noi donne. Se nelle famiglie ci fermassimo allora nulla più funzionerebbe, questo è un meccanismo che non ci permetterà mai di essere padrone delle nostre esistenze oltre le mura domestiche, s’intende. Una donna alla morte del marito resta vedova mentre un uomo rimane orfano. Le nostre energie creative finiscono spesso in snervanti mansioni mal o per nulla retribuite e siamo proprio arrabbiate! Altroché donne aggressive…
“- Ah tesoro, sei splendida con questo vestito.
– Se gli dico che è inappropriato si offenderà..”
Francesca, Voci di Donne

Lucky di Alice Sebold è un libro autobiografico attraverso il quale l’autrice racconta lo stupro che ha subito al primo anno di College e il difficile percorso per ritrovare sé stessa dopo la violenza indicibile che l’ha travolta. É una lettura che lascia il segno. E’ una lettura che arriva come un pugno dritto alla bocca dello stomaco e toglie il respiro. E’ una lettura dolorosa e necessaria. Sebold non risparmia nulla a lettori e lettrici, perché uno stupro è devastante e non può che essere descritto con la lingua nuda e cruda di chi è finita dentro quella voragine. Monica, Voci di Donne

Te la sei cercata di Louise O’ Neil è un romanzo che affronta il tema odioso della vittimizzazione secondaria. Rispetto al libro precedente, veniamo portate all’altro capo di un continuum ideale che unisce e separa le vittime di violenza sessuale. Emma è la giovane protagonista ed incarna tutto ciò che una “brava” ragazza non dovrebbe essere. Proprio nel giudizio morale e negli stereotipi di genere si annida il germe venefico della vittimizzazione secondaria. Un libro spiazzante, capace di toccare le corde intime delle emozioni. Monica, Voci di Donne