25 aprile 2023

“La Resistenza non fu un fenomeno militare, come erroneamente si crede. Fu un movimento politico, democratico e civile straordinario. Una presa di coscienza politica che riguardò anche le donne.”      Lidia Menapace

Consigli di lettura dalla Biblioteca “Sandra Schiassi”

La resistenza delle donne di Benedetta Tobagi  – ed. Einaudi

Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una «metà della Storia» a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridà voce e volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.

La Resistenza delle donne è dedicato «A tutte le antenate»: se fosse una mappa, alla fine ci sarebbe un grosso «Voi siete qui». Insieme alle domande: E tu, ora, cosa farai? Come raccoglierai questa eredità?

 

La Gabriella in bicicletta. La mia Resistenza raccontata ai ragazzi di Tina Anselmi ed. Manni

Tina Anselmi racconta delle imprese che erano la normalità, i rischi che correva, l’aiuto che riceveva; e racconta cos’è accaduto in Italia in quegli anni, quali fossero le speranze, le idee, le vicende personali e collettive della Resistenza, con semplicità, immediatezza e profondità che riescono a rendere la complessità della Storia. 

“Dobbiamo non perdere la memoria di quello che è avvenuto, di quello che abbiamo pagato perché la storia si ripete, non c’è niente e nessuno che ci possa salvare il giorno in cui noi questa storia la tradissimo proprio nella memoria.”

 

L’Agnese va a morire di Renata Viganò – ed. Einaudi

Un romanzo che nasconde esperienze realmente vissute dall’autrice.

Lorza di una donna che perde tutto e ritrova dei punti fermi nella Resistenza partigiana. Il coraggio e la perseveranza dell’Agnese rimangono impresse nella memoria e sono un esempio per tutte noi.

 

 

 

Heva. Peshmerga kurda di Fuad Aziz – Matilda editrice

Heva è una studentessa kurda che frequenta la scuola superiore.

Ogni giorno insieme alla sua amica Nerin percorre il tragitto che porta dal loro piccolo villaggio alla città. Un percorso che attraversa le meravigliose montagne della regione, ricco di curve, di salite e discese prima di arrivare alla scuola.

L’incontro tra le due ragazze e Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito del Futuro siriano, nonché attivista per i diritti delle donne in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo kurdo porterà le due donne ad arruolarsi e a combattere per la libertà del proprio paese, diventando Peshmerga.

Un atto d’amore e politico per la propria terra, quello di diventare partigiane kurde.


Io vado, madre.

Se non torno,

sarò fiore di questa terra

per un mondo

più grande di questo.

Io vado, madre.