Trasformazione del Patriarcato

Possibilità per il futuro: Trasformazione del Patriarcato Tramite un Processo di Metamorfosi Culturale

imogene drummond*, in questo saggio pubblicato nel libro Il dominio di Marte, parte dalla domanda per lei fondamentale: Come possiamo trasformare il patriarcato e creare una società post-patriarcale, vibrante e che afferma la vita?

La premessa è la via intrapresa dal patriarcato che ci ha portato alla situazione attuale. La biologa Mary E. Clark nel 1989 nel suo libro Il filo di Arianna aveva previsto il mondo della prima parte del XXI secolo così com’è: terrorismo, guerre, improvvisa scarsità di petrolio e di scorte carbonifere, distruzione del sistema finanziario che può lasciare bilioni di cittadini del mondo, dipendenti dal funzionamento di un’alta tecnologia altamente vulnerabile, in un sistema sociale totalmente privo di risorse. Infatti, oggi il mondo è in uno stato di fragilità, instabilità e volatilità.

Nel perseguire il potere, i leaders mondiali sembrano essere in un crescendo di violenza e distruzione. Per usare un esempio drammatico, il mondo Medio-Orientale Islamico, che vede se stesso sfruttato, e il “Primo Mondo”, che si vede in diritto di difendere e rinforzare la sua posizione dominante, sembrano essere – entrambe le culture – intrappolati in due modi simultanei di esprimere il patriarcato: il modello estremamente competitivo di pensare “o/o” – “o vinciamo o perdiamo”. Né l’uno né l’altro racchiudono alternative, modi creativi di pensare, di risolvere i conflitti senza violenza. Tutto questo è dovuto alla visione patriarcale del mondo. Medio-Oriente e Occidente sono lo specchio l’uno dell’altro.

Drummond ci propone un gioco di forme geometriche:

la piramide come matrice patriarcale

Immaginiamo una monumentale piramide. Il primo lato dà corpo al potere economico, il secondo a quello militare, il terzo a quello politico, e il quarto a quello culturale. Tutti i lati sovraccaricano (e dipendono da) una larga base squadrata che incarna la forza sociale – o lavorativa. (Questa piramide necessita di un’ampia base lavoratrice che la regga perché è pericolosamente sbilanciata nel potere della cima.) Il comando centrale è sul pinnacolo. Le reti e le informazioni segrete dell’élite del potere diminuiscono d’importanza dalla cima alla base.

Poiché potere e comunicazione muovono dall’alto in basso, tutto ciò che si muove nel senso contrario non può che abortire prima di raggiungere la cima. Questo non è un sistema sano. Questo senso unico della comunicazione è come un computer con un virus che irragionevolmente replica i suoi programmi interni in uno sforzo di incrementare il suo potere, mentre in realtà ostacola la propria evoluzione.

l’attuabilita’ di una cultura post-patriarcale

Il lavoro dell’eminente archeologa Marija Gimbutas ha indotto mitologhe, archeologhe, ecofemministe e altre a immaginare una società post-patriarcale che incorpora e rispecchia i valori di partnership egualitaria e cooperativa  delle civiltà preistoriche che, nell’Antica Europa, veneravano la Dea. Gimbutas fu pioniera delle nuove intuizioni sull’Europa preistorica. Accumulò convincenti prove archeologiche che supportavano la sua premessa che le civiltà egualitarie preistoriche di partnership, che riverivano la Natura, erano essenzialmente differenti dalle culture armate patriarcali che le conquistarono. Un famoso pensatore come Joseph Campbell appoggia le sue scoperte e idee.

La biologa Mary Clark descrive la Natura come un’innata cooperativa e fa notare che gli ecosistemi e le specie sopravvivono perché armonizzano, non perché conquistano il loro ambiente. “In Natura,” dice, “conquistare il proprio ambiente è un concetto insignificante.” La salute dell’intero ecosistema è il risultato del successo evolutivo.

Clark dice anche che gli esseri umani devono l’esistenza stessa a innumerevoli progenitori che fondarono società e sostennero visioni del mondo basate su idee altruistiche. Cominciando a camminare eretti, i nostri primi antenati ominidi liberarono le mani e poterono trasportare cibo – non manufatti o armi – a casa per spartirlo con gli altri del loro gruppo sociale. Lei afferma inoltre che eravamo esseri sociali con legami affettivi prima di essere umani.

il cono come matrice post-patriarcale

Drummond scrive che le piace l’idea che la natura – compresi gli esseri umani – sia cooperativa. Ma anche in natura esistono la competizione, l’aggressione e la violenza, benché non al livello del patriarcato.

Immaginiamo che gli emarginati della base piramidale mobilitino il loro amore, la loro rabbia e la loro frustrazione; organizzino i loro talenti e feminilizzino la base trasformando e cambiando la forma squadrata del perimetro in circolare.

Quando una parte di un sistema cambia, il resto del sistema si adatta alla nuova forma (questo è il punto cruciale della teoria del sistema familiare). Quando la base della piramide cambia da angolare a circolare, non è più una piramide, ma un cono. La forza del cono poggia su di una struttura più equa e flessibile ed esprime l’antico sacro simbolismo di interezza e spiritualità. Senza aggiungere nulla al potere della piramide o distruggerlo completamente, abbiamo generato un cambiamento che giova all’intero sistema e a ciascuno.

la farfalla come matrice post-patriarcale

Ma questa immagine del cono non è una struttura completamente evoluta. Per creare una struttura pienamente evoluta, immaginiamo un cono, riferendoci al “cono della diversità” del famoso paleontologo Sthepen Jay Gould, dove la vita, crescendo dentro la base circolare, comincia dal semplice e progredisce, verso l’alto e l’esterno, nel più complesso. Completata la metamorfosi, la struttura è di due coni che si intersecano. Questa nuova figura esemplifica l’equilibrio, l’uguaglianza e la prosperità. Energia, conferimento di poteri e comunicazione fluiscono dall’alto in basso tra i due coni interconnessi, ciascuno con la propria essenza – cerchio e cilindro – intatta nella fusione. Questa figura corrisponde all’antico simbolo archetipo dell’equilibrata interconnessione del femminile e del maschile.

Orizzontalmente, inclinando in dietro e in avanti questa struttura tra le due “ali”[coni] non la sbilanceremo, ma le permetteremo di volare e di librarsi in una spirale ascendente.

Questa struttura può volare veramente soltanto quando integra la necessità di competizione con la necessità di cooperazione e funge da intero organismo con tutte le sue parti che fluiscono in accordo a vantaggio dell’intero.

i sistemi della partnership

È vitale che il modello di una società post-patriarcale sia di figura armonica. Questa è una chiave che caratterizza la matrice farfalla.

Possiamo trasformare non violentemente il patriarcato in un ugualitario sano sistema di partnership. Per trasformarlo abbiamo bisogno di sistemi di valore-partnership e di programmi che realizzino valori di mutuo profitto e rispetto.

Per creare sistemi partnership dovremo trasformare pensiero, mitologia, religione, governo, affari, educazione, matrimonio, linguaggio e arti.

dentro il patriarcato: trasformazione della piramide

Drummond ci offre l’esempio del Maryland Institut College of Arts che lei ha frequentato. Là il Presidente [Rettore] è al servizio degli studenti. Il suo traguardo è migliorare continuamente l’ambiente e la qualità accademica per gli studenti del MICA dando loro procura per l’osservanza delle regole. Continuamente sollecita osservazioni da parte degli studenti e promuove le loro idee con i comitati, i consigli, le tavole e altro.

Un altro esempio è quello della Kikkoman Corporation, una compagnia giapponese di grandissimo successo. Per Drummond questa compagnia rappresenta una gerarchia organizzativa partecipata che funziona all’interno di un sistema istituzionalizzato di valori cooperativi di partnership. L’armonia è di grande importanza; nessuno deve decidere da solo su materie importanti e ci si deve consultare sempre con le persone che hanno un interesse diretto in quella materia prima di prendere una decisione oltre a condividere i risultati del processo decisionale tra le persone che hanno un atteggiamento costruttivo nel loro lavoro.

fuori dal patriarcato: costruendo un nuovo volo

Dobbiamo costruire situazioni di partnership che diventino agenti di cambiamento di potere fuori del sistema. Donne, artisti, nativi e persone di tutti i colori – come pure uomini compassionevoli – devono riconciliarsi e organizzare situazioni di cambiamento trasformativo. Dobbiamo creare programmi specificatamente ideati per la trasformazione del patriarcato. Drummond chiama questi programmi “Scelte per il Futuro”.

Alcune idee per cominciare.

educazione

Devono essere creati programmi di partnership e corsi, conferenze, workshop, seminari che indirizzino a una evoluzione culturale ed ecologica. I valori della partnership e della risoluzione del conflitto devono essere obbligatori a scuola, cominciando dalle elementari. Dovranno essere condotti corsi di “scelte per il futuro” non solo come materie alternative/complementari, ma anche in campi tradizionali quali sociologia, scienze politiche ed ecologia.

arte

Per trasformare il patriarcato, dobbiamo divenire consci del significato della statuaria che pervade la nostra cultura. Dobbiamo riconoscere che la statuaria dominante (effigi che noi compriamo e approviamo) nella nostra cultura promulga i valori dei dominatori. La maggior parte di marmi e bronzi, nei maggiori musei del mondo e nei parchi, sono invariabilmente di vittoriosi maschi guerrieri con lance, spade o fucili. Queste onnipresenti sculture riflettono e promuovono i valori dominanti del patriarcato – belligerante e vincente. Immagini di violenza, oscenità, shock e oppressione sono onnipresenti nel patriarcato. A volte gli artisti non sono nemmeno consapevoli di quanto questi valori patriarcali li abbiano impregnati. Quando premiarono Alice Walker per la presa di coscienza che i suoi scritti avevano prodotto a proposito delle mutilazioni genitali femminili, le diedero una scultura femminile senza testa e braccia. Walker era scioccata. Vide la scultura per quello che era: una donna mutilata. Gli organizzatori, con la loro ottica patriarcale (malgrado l’innalzamento di coscienza prodotto dal lavoro della Walker), videro una leggiadra (intera) donna. Le immagini nella nostra cultura ci raccontano che donne mutilate sono accettabili, mentre gli uomini devono essere rappresentati come guerrieri vincitori.

Noi [statunitensi] abbiamo un duro, gigantesco bianco fallico pezzo di architettura come simbolo emblematico del nostro governo nella capitale della nazione. Il Washington Monument è un chiaro simbolo di quale sia la politica dell’America: potere e dominazione dell’uomo bianco (più semplicemente supremazia dell’uomo bianco). Ma noi non lo riconosciamo come un grande fallo. Non diciamo “ Questo è il Washington Fallo”. Non sarebbe interessante chiedere agli studenti d’arte di progettare un nuovo monumento nazionale per una nuova epoca, in cui rappresentare, fondere l’accordo di uomo e donna? Cosa progetterebbero?

La scultura in memoria degli Americani morti in Vietnam di Maya Lin fu un radicale, rivoluzionario cambiamento dalla tradizionale scultura in bronzo di uomini in uniforme con le loro armi – sebbene questo fosse stato richiesto da un indignato militare.

Gesù Cristo nel patriarcato è molto spesso dipinto come crocifisso anziché risorto, sebbene la Cristianità consideri la sua resurrezione come prova della sua divinità. La Vergine Maria, nel patriarcato, è più spesso mostrata con suo figlio crocefisso piuttosto che ascendente al cielo. Differenti valori produrrebbero abbondanza di immagini di resurrezione di Cristo e ascensione di Maria.

mitologia

Con un reale cambio sociale, dovremo avere nuove storie e mitologie con cui crescere i nostri bambini. Il primo gradino è immaginare una società post-patriarcale. Cosa meglio che raccontare ai nostri bambini storie di celebrazione della vita e di ricerca di saggezza, crescita e trasformazione?

leggi

Dobbiamo creare e rendere effettive leggi partnership che assicurino diritti umani per tutti i cittadini, paga uguale per uguale lavoro, uguali procedure di affitto e uguali opportunità di istruzione. Devono essere emanate e messe in vigore, con gravi sanzioni penali, leggi severe per fermare le mutilazioni genitali femminili, la prostituzione internazionale infantile e il commercio internazionale basato sul traffico illegale di donne – al momento in cui Drummond scrive, un affare da sette bilioni di dollari all’anno. Le società e culture partnership non condonano e non ammettono la tortura di massa dei dissidenti politici, dei prigionieri, o delle persone con preferenze non eterosessuali.

un mondo di partnership: sopravvivere e prosperare

Essenziale per creare il cambiamento è, primo, l’ammissione che noi siamo parte del problema e, secondo, la capacità e il coraggio di impegnarsi in un processo metamorfico di cambiamento. Quando realizziamo di essere parte del problema, allora possiamo cominciare a trasformare il nostro sistema e sanare il nostro pianeta e noi stessi. Dobbiamo imbrigliare le nostre intelligenze, emozioni ed energie per alimentare la nostra creatività e il nostro lavoro. Berry chiama il lavoro di dirigerci dall’attuale Era Cenozoica verso una nuova Era Ecozoica di mutuo vantaggio “ Il Grande Lavoro” che sta di fronte a ognuno di noi.

estratto dal testo in inglese da Maria Teresa Migliori 

Gennaio 2009 Bologna