Rassegna Guerre che ho visto

Rassegna Guerre che ho visto, gennaio-febbraio 2025

a cura di Armonie Aps, Rete Jin, collettivo Le Matriarcali, Donne in strada

Abbiamo realizzato quattro incontri molto partecipati, a tratti emozionanti e terribili, con testimonianze dirette dai campi di conflitto. Abbiamo condiviso informazioni, riflessioni, esperienze di lotta e visto insieme cortometraggi prodotti da donne.

Mi preme per punti nominare alcuni significati della rassegna e gli impegni, il che fare, dopo come donne e come femministe:

  • Costruire alternative alla “mentalità di guerra” su diversi piani: culturale, educativo, formativo
  • Diffondere la cultura di PACE
  • Fare contro informazione sulla storia e la vita delle e dei palestinesi per rompere il muro della propaganda sionista e occidentale
  • Raccogliere fondi a sostegno di progetti dedicati alle donne in zone di guerra
  • Manifestare pacificamente contro guerra e violenza, contro prevaricazioni e soprusi
  • Trasformare il conflitto in opportunità di conoscenza reciproca e cura delle relazioni
  • Promuovere la conoscenza del ruolo, dei contributi innovativi in ambito culturale , sociale e politico delle donne dall’antichità ai nostri giorni nei vari territori
  • Facilitare gemellaggi con realtà bisognose di sostegno
  • Partecipare a viaggi di conoscenza, incontro e solidarietà
  • Diffondere e partecipare in prima persona alle campagne di boicottaggio dei beni prodotti dagli invasori

Attorno a questi obiettivi e azioni già in passato, abbiamo proposto e riproponiamo ora, ritenendo imprescindibile la costituzione di un gruppo di lavoro aperto alle associazioni e alle singole donne che sentono e desiderano dare il loro contributo perché fare rete, massa critica è oggi più che mail indispensabile.

4 febbraio 2025

Teresa Ganzerla – Associazione Armonie Aps

Domenica 12 gennaio ore 17:00

“Girls at War”  di Mylene Sauloy doc. 53 min. – 2016

Racconta addestramento e formazione politica e culturale delle combattenti curde, aprendo una finestra su un esperimento di governo democratico,fondato sull’autogestione, l’autodifesa, la convivenza solidale e l’autodeterminazione.

“Blooming in the Desert” di Benedetta Argentieri doc. 20 min. – 2021

La storia di tre donne sopravvissute alla guerra e al fondamentalismo nella città di Raqqa (Siria), dopo la cacciata dell’Isis nel 2017.Un progetto di cui sono autrici le donne e che si accompagna a una forte rivendicazione dei loro diritti e del ruolo che hanno avuto nella lotta per la liberazione della città.

Introducono: Nicoletta Cocchi, esperta di Studi matriarcali, traduttrice e doppiatrice di “Girls at War” e Angela Irma Parentela, Rete Jin

 

Sabato 18 gennaio ore 15:00-19:00

Studi Matriarcali/Intersezioni

Riflessioni e connessioni teoriche e pratiche tra ecofemminismo, studi matriarcali e indigeni, Jineolojî (Scienza delle donne), solidarietà internazionale e teoria critica del patriarcato sul tema della guerra

Intervengono: Bruna Bianchi, scrittrice, docente di Storia delle donne e del pensiero politico contemporaneo all’Università Ca’ Foscari di Venezia, studiosa di conflitti bellici e militarismo, del pensiero pacifista ed ecologista

Benedetta Argentieri, giornalista indipendente, autrice e regista di documentari, specializzata in politica estera, conflitti, Medio Oriente,con particolare attenzione alle lotte femministe e alla rivoluzione delle donne del Kurdistan.

Nicoletta Cocchi, ricercatrice indipendente, esperta di Studi matriarcali

Intervento poeticopolitico di Danila De Angeli

Discussione . Al termine aperitivo autogestito (porta qualcosa da condividere!)

 

Domenica 26 gennaio ore 17:00

 Essere donna a GazaLa resistenza al dramma del genocidio in corso

Meri Calvelli, cooperante della ONG italiana ACS con progetti di sviluppo a Gaza e direttrice del Centro italo-palestinese di scambio culturale VIK e con una lunga esperienza sul campo in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, oltre che profonda conoscitrice della società civile e politica sia palestinese che israeliana e attiviste della campagna “Women for Gaza”

A seguire proiezione di corti in collaborazione con Nazra Palestine Short Film Festival edizione speciale *NAZRA OFF*, per mantenere i riflettori accesi sulla Palestina e dare spazio a voci e sguardi delle protagoniste di oltre un secolo di occupazione coloniale e diffondere storie e prospettive spesso invisibili: 

Abo Jabal di Bisan Owda 18 min. 2024 – Spaccato della vita di Tahani, donna palestinese più volte sfollata prima e dopo il 7 ottobre; racconta lo strazio di una madre che non riesce a trovare pace.

The Poem We Sang di Annie Sakkab 20 min. 2024 – Viaggio autobiografico, intimo,nella memoria e nell’identità palestinesi che ricrea un nuovo immaginario in cui sentire come avrebbe potuto essere la Palestina senza occupazione.

Gaza Atelier di Montaser Sameeh Al-Sabe 16 min. 2024 – Racconta di una giovane stilista di Gaza: un bombardamento israeliano distrugge il suo atelier, ma ugualmente riallaccia un filo rosso di bellezza e speranza.

Night di Ahmed Saleh – durata 16 min. 2024 – Corto d’animazione di grande intensità; la notte porta il sonno agli abitanti di una città distrutta, solo gli occhi di una madre rimangono aperti.

ESSERE DONNA A GAZA. La resistenza al dramma del genocidio in corso.

Abbiamo incontrato Meri Calvelli, attivista e cooperante ACS e le attiviste della campagna Women with Gaza in occasione della rassegna organizzata da Armonie “Guerre che ho visto” il 26 gennaio 2025. Meri da decenni si occupa di progetti di sviluppo a Gaza ed è direttrice del Centro italo-palestinese di scambio culturale VIK. Ha una lunga esperienza sul campo in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, oltre ad essere una profonda conoscitrice della società civile e politica sia palestinese che israeliana.

Women with Gaza è un progetto di mutualismo collettivo, espressione di solidarietà internazionale, materiale e umanitaria, necessaria a supportare donne e ragazze che vivono l’orrore della guerra, di fatto costituisce una forma di resistenza al dramma del genocidio in corso.

Noi come Armonie abbiamo proposto di collaborare con loro per dare valore e sostegno concreto alle donne palestinesi consapevoli che il disastro umanitario inaudito è ancora dolorosamente in essere.

  • Per raccontare come agisce il colonialismo d’insediamento da parte dei governi israeliani a partire dal 1948 con il chiaro obiettivo di distruggere per sostituire la vita di un popolo con quella di un altro.
  • Raccontare delle discriminazioni e supremazia, la negazione di diritti al popolo palestinese.
  • Raccontare la violenza di genere contro donne e persone queer.
  • Raccontare la situazione di fame, povertà, emergenza sanitaria e igienica.
  • Raccontare l’ecocidio in corso.

Vogliamo immaginare e pianificare un futuro migliore! Intanto

CONTRO GUERRA E PATRIARCATO SOSTENIAMO LA CAMPAGNA WOMEN WITH GAZA!!!

Women With Gaza, un progetto di mutualismo collettivo, espressione di solidarietà internazionale, materiale e umanitaria, necessaria a supportare donne e ragazze che vivono l’orrore della guerra.

https://www.gofundme.com/f/women-with-gaza-una-raccolta-per-…

FACCIAMOLO INSIEME!

 

Domenica 02 febbraio ore 17:00

Le Madri della Rivoluzione di Briar March doc. 101 min. 2021
Documentario che racconta la storia di una delle più lunghe proteste della storia, quando tra il 1981 e il 2000 migliaia di donne si riunirono a Greenham Common (UK) contro la proliferazione nucleare, perseverando di fronte ad arresti, condanne e disprezzo, spronando nel tempo oltre 70.000 donne ad agire.

In un clima in cui i problemi che l’umanità deve affrontare possono sembrare insormontabili, la storia delle madri della rivoluzione è un potente antidoto.

Introducono: Angela Irma Parentela e testimonianze dirette di Annalita Bellei. 

Condivisione di materiale di Greenham Common da “The Great Cosmic Mother” di Monica Sjöö e WOMEN FOR PEACE: BANNER FROM GREENHAM COMMON – catalogo degli striscioni